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L'importante stazione turistica di Pallanza è rinomata per clima, panorami, ville e giardini, passeggiate, oltre che per chiese notevoli e musei: la Chiesa di Madonna di Campagna, con la sua cupola bramantesca; il palazzo Dugna; il Museo del Paesaggio, dove è stata ordinata una gipsoteca ricca di opere dello scultore Troubetzkoy; la villa di S. Remigio, ora sede della provincia; la villa Giulia sede di numerosi eventi e manifestazioni; il lungolago che si apre sul golfo Borromeo e che nelle sere d’estate si trasforma in un salotto all’aperto. Pallanza nasce da due primitivi nuclei sorti in epoche diverse. Quello di più antica origine è localizzato nella parte alta del paese, ai piedi della Castagnola ed in posizione dominante la piana di Suna, come in effetti è riconoscibile nell'impianto edilizio che gravita intorno alla chiesa di S. Stefano, in origine basilica romanica. Il secondo nucleo dal caratteristico impianto medioevale è quello sorto in epoca posteriore, in prossimità ed in funzione del lago e quindi particolarmente legato alle attività mercantili e ai trasporti per via d'acqua. E’ ancora oggi riconoscibile nel sistema di strade perpendicolari e in discesa verso il lago e nella forma e nella struttura degli isolati che fronteggiano piazza Garibaldi fino alla cinquecentesca chiesa di S. Leonardo. Le principali testimonianze architettoniche della Pallanza medioevale e feudale ci vengono offerte dai palazzo Morigia e dai vicini resti di un convento di Suore Agostiniane. I giardini di Villa Taranto, aperti al pubblico, sono di insuperabile magnificenza. Creati nello stile «all'inglese» dallo scozzese McEacharn [1884-1964], oggi vengono curati dall'Ente Villa Taranto. Comprendono, fra l'altro, circa 1000 piante finora mai coltivate in Italia, 20.000 varietà e specie, e vaste serre. MUNICIPIO L'ottocentesco palazzo Municipale, ovvero Palazzo di Città, occupa una posizione dominante sul lungolago costituendo un riferimento visivo di notevole efficacia ed emergenza, nonché un punto di passaggio tra due espressioni: quella di piazza Garibaldi, con un volto spontaneo e paesano e quella lungo il viale delle Magnolie con il volto ricco e romantica dei grossi alberghi. Inoltre il piano terreno tutto a portici, esalta il carattere civico del palazzo, accentuando anche in questo caso la sua funzione di passaggio tra lo spazio aperto del lungolago e lo spazio chiuso e raccolto della retrostante e vitale via Cavour.
La castagnola
La Castagnola è la zona più signorile e ricercata della zona di Verbania per le sue splendide ville d'epoca e la ricchezza di vegetazione. Il promontorio della Castagnola costituisce nel suo insieme un unico ambiente di eccezionale valore paesaggistico. Così denominato per la fitta vegetazione di castagni che un tempo lo caratterizzava, ha assunto l'aspetto attuale tra la fine del ll’ottocento ed i primi decenni del secolo scorso. Per la bellezza dei suoi panorami, per la ricchezza della sua vegetazione e per la felice esposizione a mezzogiorno, ebbe inizio la costruzione di ville in stile rinascimentale o liberty nella cornice di quei grandi parchi ad impostazione romantica che sono oggi la componente più preziosa nel paesaggio del Lago Maggiore. Domina questo complesso di valori ambientali e paesaggistici, con una nota improvvisa e preziosa per la sua antichità, ['oratorio di S. Remigio, che sorge in posi¬zione isolata nei folto verde del grande parco della villa omonima. È il monumento più vetusto dell'intero territorio di Verbania e ne è anche il più importante documento di architettura romanica, giunto fino ai nostri giorni in condizioni relativamente buone. Anche le singole ville della Castagnola, con le loro multiformi architetture, vanno viste e comprese in stretto legame con la cornice naturale dei loro parchi e con la presenza del lago che ne ha determinato il sorgere. In questo senso, anche quelle in apparenza più modeste e meno vistose, assumono un significato ed un valore che va ben oltre il loro intrinseco valore edilizio. La stessa esuberanza di rapporti tra spazi liberi e parti edificate è fattore essenziale nella configurazione di questo tipo di paesaggio. È opportuno ricordare, per quanto riguarda la dimensione delle aree verdi, che la superficie della Castagnola è interessata, per circa un quarto, dal grandioso parco di villa Taranto il quale, tra i più celebri giardini del Lago Maggiore, costituisce una eccezione per essere di formazione molto recente. Infatti questo insigne complesso naturale, celebre per la ricchezza della sua flora esotica, riebbe una nuova sistemazione quando il capitano scozzese Neil Mach Eacharn acquistò il parco preesistente e la villa costruita nel 1875. Nel 1939 il complesso di villa Taranto fu donato dal suo proprietario allo Stato Italiano.
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